Teatro per bambini e ragazzi


CHI LA DURA, …LA VINCE!!

Scenetta di Carismino-soldato

Personaggi:

·         Carismino (=C);

·         Angelo (=A)(voce fuori campo);

·         Diavolo –fantoccio (=D) (voce fuori campo);

·         Spirito Santo (=S);

·         Negoziante (=Neg);

·         Commessa dell’Ateléer Spirituale (=Com.);

·         Narratore fuori campo (=N)

Scenografia:      Un lenzuolo tenuto steso verticalmente nasconde tutte le voci fuori campo e colui che muove il diavolo (fantoccio costituito da una testa costruita con carta crespa e montata su asta che esce e scompare di volta in volta dal bordo superiore del lenzuolo)(Il fantoccio può essere validamente sostituito da attore in carne ed ossa) A destra del sipario in alto è affissa l’insegna dell’Ateliér Spirituale; dalla parte opposta, a sinistra, è affissa l’insegna coloratissima del Negozio diVideogames. Sull’insegna stanno scritte queste parole:”Ingresso libero! – “Tutto gratis” – “ATELIER SPIRITUALE” – Abiti su misura di griffe ‘universale’ by: il Grande Sarto”-“ Scorte infinite”- “Filiali: in cielo, in terra e in ogni luogo” – “Sai come entri, ma non sai come esci” – “ Cercasi modelle e modelli da 3 a 13 anni” Effetti sonori: un rombo di tuono (con tastiera elettrica).

 Antefatto:         Carismino si presenta ai bambini, e come introduzione alla scenetta dice loro:

“Sapete, bambini, un po’ di tempo fa mi è capitata una cosa molto interessante, ho fatto un incontro molto strano e mi sono cacciato in una situazione in cui per fortuna non ci ho rimesso le penne! Sapete chi mi ha aiutato a venirne fuori? [Nell’atto di far roteare il crocifisso di un grande rosario di legno che porta sempre al collo, dice:] “Ehi! Guardate che questa è la fionda di Golia, eh!? Ma ora vi racconto subito per bene che cosa mi è successo.”

Testo:

N.           Vicino ad un negozio di videogiochi viveva un bambino un po’ particolare di nome Carismino. Lui, Carismino, dico, era una goccia di Spirito santo e la sua vita era molto speciale. Ora vediamo il perché: veniva continuamente tormentato da un diavoletto rompiscatole che cercava di convincerlo a fare i peccati più sciocchi. Ad esempio, un giorno, mentre Carismino stava andando a scuola, sentì la voce del diavoletto che diceva:

D.           “Andare a scuola? Ma perché? A piedi, con questo brutto tempaccio?Perché non entriin quel bel negozio di videogames e passi la mattinata al caldo a giocarci? Guarda: hanno già quello di Harry Potter, che ti piace tanto…”

A.           “Ehi, Carismino! Senti, io sono l’Angelo mandato dallo Spirito Santo, sono qui per aiutarti. Non farti tentare da quel mascalzone, e poi lo sai che andare a scuola è tuo dovere.”

 C.           “Avete proprio ragione tutti e due, Harry Potter mi piace, ma devo andare a scuola perché oggi ho la verifica e poi Natale è vicino e per quell’occasione potrei farmi regalare un videogioco.”

D.           “Le verifiche? Quelle trappole diab…ehm, spregevoli che servono solo per far diventare gobbi i bambini? E non sai che gli occhi diventano strabici? E che per la tensione si rischia l’infarto?”

C.            “Ma va là…tu te le inventi queste cose, solo perché puoi vantartene col tuo superiore…(o inferiore? Veramente non so mai come chiamarlo, visto che abita laggiù…). Sappi che non ti credo. Marameo!!”

A.           “Bravo, Carismino! Continua così!”

C.            “Ehi, ragazzi! Quell’Ateliér spirituale che c’è là in fondo è proprio quello che ci vuole. Mi servirebbe una bella cintura della Verità. O una bella corazza della Giustizia, così potrò giudicare sempre meglio le cose.”

[Carismino entra nell’Ateliér Spirituale e si fa mettere addosso dalla commessa la cintura e la corazza, confezionate in stoffa, la seconda a mò di pettorina, posta sul groppone di Carismino per mostrare la scritta ‘Giustizia’ al centro]

C.            Oh! Adesso sì che mi sento meglio! Ma dov’è lo specchio in questo negozio?

[La commessa, mostrando con la mano la platea di bimbi, dice:]

Com.     Girati, Carismino! Ecco qui il tuo specchio! La comunità!

C.            “Allora, bambini, vi piace? Come sto?

N.           E per quella volta il diavoletto dovette andarsene con il fumo che gli usciva dalle orecchie. Ma non fu l’ultima volta. L’azione peggiore la mise in atto qualche settimana dopo.

[Entra un attore che tiene in mano un cartello con la scritta, rivolta verso il pubblico: “QUALCHE SETTIMANA DOPO…” e passa una volta avanti e indietro lungo tutto il palcoscenico facendola leggere]

N.  Su consiglio del suo superiore (…o inferiore? Mah!) prese le sembianze di un ragazzino. E mentre Carismino usciva di casa, gli si avvicinò.

D. “Ehi, Carismino!” C.   “E tu chi sei?”

D.           “Sono diav…ehm, sono Davide, frequento la tua scuola, non mi riconosci? Dài, sono quello che è finito dal Direttore già 15 volte…non faccio per vantarmi, ma sono FAMOSO!”

C.            “Bella fama!…non vedo che gusto c’è a tormentare la gente e a fare il bulletto.”

D.           “Macché! E’ così divertente tirare le bombe di fango alle maestre, così poi urlano che sembrano delle ambulanze! E poi tutti ti temono e ti rispettano. E’ forte, sai? Vieni con me che ci divertiamo!”

C. “Ma…forse…”

N.           Carismino stava cominciando a cedere, perché in quel momento l’Angelo era occupato.

D.           “Dài, vieni! Hai presente quel negozio di carte dei Pokémon che ha aperto in Via Pucci? Dài, andiamo là e ne rubiamo qualcuna, sono così costose…! Che c’è? Hai paura? Non ti preoccupare, è un posto che frequento spesso!”

C.            “Va bè, andiamo.”

N.           Arrivano al negozio ed entrano.

Neg.      “Allora? Perché non siete a scuola? Non vi ho mai visti qui!”

C.            “Ma come?! Non era che tu ci venivi spesso?”

D.           “Acc…! Mi hai smascherato! Ma non credere di farla franca. RIUSCIRO’ BENE A PORTARTI ALL’INFERNO!!!”

N.           Lo Spirito Santo, avvolto di luce, entra nel negozio.

[Rombo di tuono e sfavillìo di luci]

D.           “Ehi! Ma che sta succedendo qui?”

S.            “Tu sei un subdolo ricattatore! Ci hai stufato tutti quanti. Ci eravamo fidati pensando che saresti diventato più buono ma non è servito a niente! Perciò: ritornatene da dove sei venuto!!”

[Rumore di tuono, e il diavolo scompare dietro le quinte]

C.            “Grazie, grazie!! Ho avuto tanta paura!”

S.            “Non c’è di ché. Ma vedi di non farti più abbindolare da false illusioni, perché se ci caschi poi è solo peggio per te. Ma adesso devo andare. Ciao!!”

C.            “Grazie, grazie ancora! Prometto che non mi lascerò più ingannare! Anzi, adesso voglio proprio tornare in quell’Atélier e mi metto tutto quello che c’è!

[Carismino si avvicina alla commessa e si mette sotto l’insegna della sartoria spirituale, legge e commenta]

 Ma guarda, guarda: che cosa c’è scritto sull’insegna? Qui, ragazzi, vedo delle cose interessanti, adesso ve le leggo e poi chiediamo spiegazione alla commessa. Dunque là c’è scritto “Ingresso libero”, e dall’altra parte la cosa più strana “Tutto gratis!” Beh, è quello che mi piace di più… Senta, signorina, ma è proprio vero? Ma che cosa vuol dire?”

Com.     “Certo che è vero! Perché l’Amore di Dio non si vende e non si compra…e ce n’è per tutti!!

C.            “E poi qui si legge: “ATELIER SPIRITUALE”; “Filiali: in cielo, in terra e in ogni luogo”; “Abiti su misura di griffe universale” by:”Il Grande Fratello, anzi qui c’è una cancellatura “Il Grande sarto”, ah! Volevo ben dire! “Scorte infinite”. Eh già, se l’Amore di Dio è infinito… E poi qui sotto c’è scritto: “Sai come entri, ma non sai come esci!” ”Cercasi modelli e modelle da 3 a 13 anni” Allora riguarda anche voi, ragazzi! Vediamo un po’: ehi, ma guarda che bell’elmo, è quello della Salvezza. Adesso sì che sono proprio bello, non vi pare, bambini? E poi vediamo, uhm…sì, ci sono i calzari della prontezza, c’è scritto Zelo sopra: quelli sì che danno la paga al Gatto con gli Stivali!

[Carismino fa una corsa veloce lungo tutto il palcoscenico]

Eh, non gli fanno neanche un baffo a questi qui gli stivali del gatto! Ma guarda! C’è uno scudo tutto rosso come il fuoco! Chissà cos’è.

[Carismino osserva. Mentre la commessa continua a porgergli i pezzi dell’armatura spirituale]

 Ma certo! Con questo qui nessuna freccia di quel farabutto potrà colpirmi! E poi…ma sì: dammi anche la spada! Come si chiama questa?”

Com.     “E’ la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio!”

C.            “Ehi, gente, ma non vi pare? Così sono proprio imbattibile! Un vero cavaliere di Gesù! E che cavaliere! E voi ragazzi che ne dite: non sarebbe bello anche per voi essere così?”

N.           E così il diavoletto tornò all’inferno…scornato. Il suo superiore lo condannò a spazzare la cenere e gli diede del gran imbranato (…infatti!) e ben gli stà. Carismino, beh, finalmente tornò ad avere una vita normale. Forse. Speriamo.

 

Leave Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *