Primo incontro della Fraternità Sacerdotale

 

 Il Santuario di Boccadirio

“Come è bello sentire sulle montagne il passo di chi reca lieti annunci..”

Con questo canto è iniziato il primo incontro di Fraternità Sacerdotale dell’Emilia Romagna, lunedì 29 ottobre 2012, presso il Santuario di Boccadirio, sito in provincia di Bologna.

Una meraviglia ai nostri occhi lo scenario che ci ha accolti: neve a terra pur essendo ancora ottobre e noi sospesi tra terra e cielo! Le vette dei monti sconfinavano fra le nubi che ancora minacciavano pioggia o neve.

Accoglienza calda e commossa da parte dei padri Dehoniani, custodi del Santuario della Beata Vergine di Boccadirio, santuario amato per le tante grazie e le tante vocazioni di cui nel tempo la Madonna è stata mediatrice.

Abbiamo percepito come profetico il canto con il quale è iniziata la preghiera perché il lieto annuncio, atteso da anni, ora si faceva realtà, sperimentabile e visibile.

Erano loro, i 17 sacerdoti presenti, al tempo stesso annunciati e annunciatori.

Annunciati perché invitati, perché a loro è stato recato il lieto messaggio: venite e vedrete!

E annunciatori perché questi sacerdoti da ora in poi avranno una straordinaria possibilità di annuncio, in forza di una fraternità che è collante impenetrabile, muro incrollabile nel potere dello Spirito Santo, contro le insidie subdole di chi li vuole  a tutti i costi tiepidi e pieni di timore.

Questo dicevano essi stessi in  preghiera, implorando di essere rinnovati nella chiamata e nell’adesione, di essere guariti dalle paure, di essere investiti da una parresia nuova e appassionata.

E la Parola di Gv 9, 1-7 diceva dell’urgenza di compiere le “opere di Colui che mi hamandato” e di una guarigione che, a tal fine,  il Signore operava subito, lì, seduta stante: ”Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.”

Quindi noi laici presenti abbiamo pregato su tutti i sacerdoti, imponendo le mani e intercedendo per ciascuno di loro.

Al termine della preghiera è risuonata vera e profondamente attuale nel contesto: Faccio una cosa nuova, proprio ora, non ve ne accorgete?

Ha fatto seguito l’intervento di don Fulvio Bresciani, consigliere spirituale della regione, che, rifacendosi ad un insegnamento di p. Domenico Grasso SJ, ha illustrato ai suoi confratelli la funzione del sacerdote nel Rinnovamento nello Spirito Santo.

Poi Mario Cavalieri, coordinatore regionale, ha approfondito ulteriormente il grande bene che deriva al sacerdote stesso dall’appartenenza ad una fraternità nella quale cammina insieme ad altri che si riconoscono in una spiritualità, scelta e amata, e ciò senza pregiudicare o limitare l’appartenenza alla comune Chiesa diocesana.

La parrocchia ne avrà grande beneficio se avrà un parroco rinnovato dal dono dell’Effusione dello Spirito e dalla Vita Nuova che lo Spirito continuamente fa sgorgare dal suo cuore!

Alcune domande hanno contribuito a chiarire il rapporto fra sacerdote e pastorale di servizio, a collocare nel giusto modo la preghiera di intercessione per i sofferenti, la preghiera di guarigione e/o liberazione, secondo quanto indicato nel documento dalla Congregazione per la dottrina della Fede: “Istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione” (14 settembre 2000).

Al termine della mattinata abbiamo ringraziato Maria, Beata Vergine delle Grazie, visitando la Chiesa in cui è custodita una preziosa terracotta attribuita ad Andrea della Robbia.

All’una siamo andati tutti a pranzo continuando nel clima di fraternità e amicizia che era cominciato sin dalle prime battute dell’incontro.
Due cuochi, marito e moglie, che lavorano come volontari al Santuario ci hanno preparato un succoso pranzetto a base di funghi, polenta e cinghiale, il tutto veramente squisito. Padre Agostino, Padre Dehoniano che frequenta il RnS, era talmente contento che fossimo lì che non  non ha voluto che pagassimo le spese perchè ha detto che eravamo suoi ospiti.
Ci siamo lasciati con il desiderio di incontrarci di nuovo, lo faremo all’inizio del 2013 sulla base del calendario impegni del RnS e dei vari sacerdoti nelle loro parrocchie.

Auguri, cari sacerdoti e grazie per la vostra preziosa e insostituibile presenza.

 

Bruna Pagliai

 

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