“Guardate a Lui e sarete raggianti” (Salmo 34,6a) è il tema dell’ottava Fraternità regionale delle famiglie per la famiglia che si è realizzata nel pomeriggio di sabato 17 giugno a Carpi (MO) per la prima volta con la presenza di tutti gli ambiti di evangelizzazione della nostra regione.
Fraternità delle famiglie a Carpi
Per questo evento di evangelizzazione, ci siamo radunati e partiti dall’oratorio della Parrocchia di S. Francesco (la chiesa è ancora transennata dal terremoto del 2012) per incamminarci lungo le strade del centro della città di Carpi verso la Cattedrale che fa da fronte all’immensa piazza che si apre ai suoi piedi; ad aspettarci il Vescovo di Carpi Mons. Francesco Cavina.
Come guardare a Gesù ed essere raggianti? In semplicità, in comunione, nella gioia e con la preghiera intorno alla tavola! Questo è il vivere la nostra fede in famiglia, nella Chiesa, nel mondo come in tante occasioni suggerisce il nostro amato Papa Francesco.
Guidati da Don Fabrizio Peli, consigliere spirituale regionale, dai delegati regionali ambito famiglia, giovani e bambini, la famiglia al completo si è radunata festosa, tra canti e danze, e si è incamminata a “scia umana” con la recita del S. Rosario della Famiglia meditando i 5 misteri luminosi.
Niente di più autentico di aver accompagnato questa preghiera familiare mariana con la proclamazione della Parola, e di alcune meditazioni tratte da “Amoris Laetitia” ; ad ogni sosta la danza dei bambini e dei ragazzi per le vie di Carpi tra la curiosità dei passanti.
egno visibile che la Famiglia è viva e cammina annunciando la gioia dell’amore tra un papà e una mamma, tra genitori e figli, tra giovani e anziani in un tripudio di festa e danza in una città che non ha smarrito la speranza dopo gli avvenimenti del terremoto.
Anche Leonardo (ragazzo disabile in carrozzina incontrato “per caso” davanti un bar, in compagnia del proprio padre) ha partecipato e accettato una preghiera per lui e la sua famiglia durante il tragitto verso la Cattedrale. I nostri bambini gli hanno fatto cornice in una danza che è stata segno di accoglienza.
Si, una vera “Tenda di Davide” che in movimento con il sacerdote, i cantori, i danzatori e le tribù di ogni diocesi della regione, hanno manifestato che il Dio della storia, dei padri e delle nostre famiglie vive con e in mezzo a noi.
L’abbraccio paterno del Vescovo all’arrivo, la danza dei giovani sul sagrato della chiesa, la S. Messa celebrata insieme alla comunità parrocchiale che ci ha ospitato, una testimonianza di una famiglia come segno tangibile dell’indissolubilità del matrimonio nonostante le difficoltà delle distanze per motivi di lavoro, sono le tappe principali di un pomeriggio di grazia nel Signore!
È realtà la gioia che hanno portato i nostri giovani sul sagrato della Cattedrale invitando i passanti ad un momento serale che è andato in scena in una delle piazze principali della città considerata il luogo della “movida” soprattutto giovanile. I giovani, come artisti per strada, hanno annunciato l’Amore di Gesù percorrendo le tappe del Seminario di vita nuova che viviamo nei gruppi e comunità del RnS.
Annuncio kerigmatico attraverso la musica, danza, canto, mimo e arti figurative, doni e carismi donati ai nostri giovani.
Non una forma di estemporanea visione del nostro operare, ma autentico messaggio di partecipazione alla gioia di un Cristo che è presente, si rinnova nella storia di tutti i tempi ed oggi lo fa attraverso i figli delle nostre famiglie.
I giovani hanno proseguito il loro cammino anche la domenica 18 giugno vivendo una giornata in ascolto della Parola e nella condivisione fraterna.
Nel battesimo, la voce del Padre designa Gesù come suo Figlio amato, e in questo amore ci è dato di riconoscere lo Spirito Santo (cfr. Mc 1,10-11). La famiglia è immagine di questo amore, che è comunione trinitaria di persone. Da Cristo, attraverso la Chiesa, il matrimonio e la famiglia ricevono la grazia dello Spirito Santo, per testimoniare il Vangelo dell’amore di Dio».
(Amoris Laetitia, 71)
Le famiglie, insieme ad ogni figlio di Dio appartenenti alla grande Famiglia umana riconciliata con Dio, hanno riassaporato il gusto di una esperienza di comunità in movimento nell’annuncio Kerigmatico dove la famiglia è ancora segno primordiale e tangibile dell’alleanza tra l’uomo e Dio Padre creatore. A sua volta l’uomo e la donna sono elevati a dignità superiore quali con-partecipi alla creazione con il concepimento e la nascita dei figli che il Padre ha “plasmato nel palmo della propria mano”: è questo un mistero grande!
Antonino e Lorella Bonomo